Fattori scatenanti

Gli allergeni più comuni sono generalmente classificati in nove categorie basate maggiormente sul modo in cui entrano a contatto con le persone piuttosto che sui sintomi che generano:

 1.    Allergeni da inalazione

Sono quegli allergeni che entrano nel corpo attraverso il naso, la gola e i tubi bronchiali, come ad esempio le spore microscopiche di alcune erbe e fiori, il polline, le muffe, la polvere, il fumo, i cosmetici, i profumi.

Ci sono poi le esalazioni chimiche come le vernici, gli insetticidi, i fertilizzanti. 

E ancora, la farina di grano, gli odori provenienti dalla cottura dei cibi, eccetera.

Molte persone soffrono di diverse tipologie di allergie nasali di diversa intensità. 

Alcuni dei più comuni problemi di origine allergica dell’apparato respiratorio sono: 

rinite allergica, sangue dal naso, bronchite, asma bronchiale, broncospasmo, tosse, affanno, allergia alla polvere, raffreddori e influenze ricorrenti, febbre da fieno, asma occupazionale, polmonite, polmonite virale e batterica, polmonite chimica, naso gocciolante, sinusite, e alcune infezioni del tratto respiratorio.

 2.    Allergeni da ingestione

Sono quegli allergeni che entrano nel corpo attraverso il naso, la gola e i tubi bronchiali, come ad esempio le spore microscopiche di alcune erbe e fiori, il polline, le muffe, la polvere, il fumo, i cosmetici, i profumi.

Ci sono poi le esalazioni chimiche come le vernici, gli insetticidi, i fertilizzanti. 

E ancora, la farina di grano, gli odori provenienti dalla cottura dei cibi, eccetera.

Molte persone soffrono di diverse tipologie di allergie nasali di diversa intensità. 

Alcuni dei più comuni problemi di origine allergica dell’apparato respiratorio sono: 

rinite allergica, sangue dal naso, bronchite, asma bronchiale, broncospasmo, tosse, affanno, allergia alla polvere, raffreddori e influenze ricorrenti, febbre da fieno, asma occupazionale, polmonite, polmonite virale e batterica, polmonite chimica, naso gocciolante, sinusite, e alcune infezioni del tratto respiratorio.

 3.    Allergeni da contatto

Scatenano il loro effetto attraverso il contatto diretto con la pelle. Includono piante velenose, gatti, cani e conigli, ma anche cosmetici, saponi, detergenti, ammorbidenti, balsami per capelli, shampoo, creme per il corpo, alcol per frizioni, guanti, tinture per capelli, diversi tipi di oli vegetali, sostanze chimiche come benzina, tinte, unghie acriliche, smalto per unghie, tessuti (vestiti, pigiami, lenzuola, asciugamani, giochi per il bagnetto, animali di pezza, libri, giornali, inchiostro, formaldeide, mobilio, armadi, eccetera).

Le reazioni scatenate dagli allergeni da contatto possono essere diverse in ciascun soggetto e possono includere: asma, costipazione, tosse, eczema, svenimenti, minzione frequente, orticaria, insonnia, dolore alle articolazioni, confusione mentale, irritabilità, emicrania, melanomi, rash cutanei, mal di stomaco, gonfiori in diverse aree del corpo, diversi tipi di artrite.

È evidente che le allergie da contatto possono dunque produrre sintomi devastanti quanto quelle da inalazione o da ingestione.

 4.    Allergeni da iniezione

Gli allergeni vengono iniettati nella pelle, nei muscoli, nelle articolazioni e nei vasi sanguigni in forma di diversi sieri, antitossine, vaccini e farmaci. Come per qualsiasi altra reazione allergica, l’iniezione di un farmaco sensibile nel sistema contiene il rischio di produrre pericolose reazioni allergiche. Per la persona sensibile, il farmaco diviene un veleno attivo, che ha lo stesso effetto di un’iniezione di arsenico. Nessun professionista medico praticherebbe intenzionalmente l’iniezione di un farmaco potenzialmente pericoloso, però, ci sono farmaci la cui capacità di generare reazioni allergiche in alcuni soggetti sembra aumentare nel tempo, senza che la persona sia consapevole del potenziale rischio futuro. Un esempio è la reazione alla penicillina: questo farmaco produce reazioni che vanno dall’orticaria alla diarrea, allo shock anafilattico e alla morte.

Anche le punture e i morsi degli insetti rientrano in questa categoria. Le secrezioni tossiche degli insetti risultano fatali a molti soggetti sensibili, ed i morsi dei serpenti e le punture delle api sono incidenti molto comuni nei paesi tropicali.


 5.    Allergeni da infezione

Gli allergeni vengono iniettati nella pelle, nei muscoli, nelle articolazioni e nei vasi sanguigni in forma di diversi sieri, antitossine, vaccini e farmaci. Come per qualsiasi altra reazione allergica, l’iniezione di un farmaco sensibile nel sistema contiene il rischio di produrre pericolose reazioni allergiche. Per la persona sensibile, il farmaco diviene un veleno attivo, che ha lo stesso effetto di un’iniezione di arsenico. Nessun professionista medico praticherebbe intenzionalmente l’iniezione di un farmaco potenzialmente pericoloso, però, ci sono farmaci la cui capacità di generare reazioni allergiche in alcuni soggetti sembra aumentare nel tempo, senza che la persona sia consapevole del potenziale rischio futuro. Un esempio è la reazione alla penicillina: questo farmaco produce reazioni che vanno dall’orticaria alla diarrea, allo shock anafilattico e alla morte.

Anche le punture e i morsi degli insetti rientrano in questa categoria. Le secrezioni tossiche degli insetti risultano fatali a molti soggetti sensibili, ed i morsi dei serpenti e le punture delle api sono incidenti molto comuni nei paesi tropicali.


 6.    Agenti fisici

Anche il caldo, il freddo, la luce del sole, l’umidità, l’aria  secca, le correnti d’aria, la nebbia, il fumo o agenti irritanti di origine meccanica possono essere causa di reazioni allergiche e sono conosciuti come allergeni fisici. Quando un paziente soffre maggiormente di una allergia, gli agenti fisici possono incidere profondamente. Se un soggetto ha già ingerito un cibo allergizzante e poi attraversa una zona di aria fredda o correnti d’aria, potrebbe sviluppare problemi alle vie respiratorie superiori, mal di gola, asma o dolore alle articolazioni, eccetera, dipendendo questo dalla sua tendenza. Alcune persone sono molto sensibili al caldo e al freddo, anche se non hanno ingerito cibi allergenici. Sono casi piuttosto comuni.

Molti pazienti con artriti, asma, emicrania, sindrome premestruale, come anche pazienti con forme di disagio mentale, sperimentano un intensificarsi dei sintomi nei giorni più freddi, nuvolosi o piovosi. Questi pazienti potrebbero soffrire di forti allergie agli elettroliti, al freddo, o alla combinazione di entrambi.

 7.    Fattori genetici

La scoperta dell’eventualità che la predisposizione a sviluppare allergie possa essere trasmessa da genitori e nonni insieme al patrimonio genetico apre una grande porta al raggiungimento di condizioni di salute ottimali. La maggior parte delle persone eredita le proprie tendenze allergiche dai genitori o dai nonni. Le allergie possono saltare una generazione e manifestarsi in forme molto diverse nei bambini.

Molte persone con svariate manifestazioni allergiche rispondono bene quando vengono trattate per le diverse cause di malattia che gli sono state trasmesse dai genitori.

Il numero delle persone che soffrono di sindrome da stanchezza cronica e fibromialgia è in aumento, così come quello di chi soffre di sensibilità agli agenti chimici. Abbiamo verificato che i fattori genetici giocano un ruolo importante in questo tipo di disturbi: ci sono casi in cui i nonni o i genitori hanno soffer- to di un qualche tipo di infezione e le tossine prodotte hanno causato un’alterazione nel loro patrimonio genetico, alterazione che è poi stata replicata e duplicata nei geni delle generazioni successive. Così è avvenuta la trasmissione della tendenza allergica, che poi si è manifestata in modi diversi a seconda delle condizioni generali dei discendenti.

Genitori che soffrono ad esempio di febbri reumatiche potrebbero dunque trasmettere questa predisposizione ai figli, ma nei bambini essa potrebbe manifestarsi in una forma diversa dall’originale.

 8.    Muffe e funghi

Muffa e funghi costituiscono una categoria di allergeni a parte, a causa dei molteplici modi in cui è possibile entrarvi in contatto. Possono essere ingeriti, inalati, toccati e perfino iniettati, come nel caso della penicillina. Si presentano in forma di spore che viaggiano nell’aria, formando gran parte della polvere che respiriamo e aspiriamo con l’aspirapolvere; in forma fluida nell’acqua che beviamo; in forma di escrescenze scure che si formano negli angoli delle stanze umide; in forma di piede d’atleta e in particolari infezioni vaginali. Crescono sugli alberi e sui terreni umidi. Sono fonte di cibo, come nel caso dei tartufi e dei funghi edibili; fonte di malattie, come la tigna e le summenzionate infezioni vaginali; e anche fonte di guarigione, come  nel caso degli immensi benefici di cui l’umanità può godere grazie alla penicillina.

Le reazioni a queste sostanze sono molte e diverse, come  nel caso delle altre allergie. Questo perché, primo, fanno parte di una delle classi biologiche più ampie e, secondo, per il fatto che possono introdursi nell’organismo attraverso molte strade, il che moltiplica la varietà delle reazioni possibili. I funghi sono parassiti che crescono sopra materia organica vivente o in stato di decomposizione, quindi, alcune forme, si sviluppano anche sul corpo umano: ne è un chiaro esempio il piede d’atleta.

9.    Fattori di stress emotivo

L’origine della manifestazione di sintomi fisici o psicologici spesso può essere rintracciata in qualche trauma emotivo irrisolto o in circostanze di stress sottovalutate che coinvolgano uno o più canali energetici.

Ogni cellula del corpo (i meridiani) ha infatti la capacità di rispondere fisicamente, fisiologicamente e psicologicamente alle nostre attività quotidiane. Quando l’energia vitale scorre in modo uniforme e senza interruzioni attraverso i canali energetici (i meridiani dell’agopuntura), il corpo funziona normalmente, ma quando invece c’è uno squilibrio nel flusso di questa energia (un eccesso o una carenza), possono prodursi dei blocchi che causano diversi malfunzionamenti nei meridiani interessati.

Utilizzando la conoscenza del corpo umano che ci deriva dalle prospettive sia della cultura occidentale che di quella orientale, è possibile comprendere i segnali di malessere del tessuto, dell’organo o persino della cellula sofferente. Un operatore NAET userà queste categorie di allergeni per cercare di indivi-duare la causa dei problemi di salute e anche quale specifico tessuto sia stato attaccato dall’agente invasore, che sia da inalazione, da ingestione, da contatto, da infezione (patogeno), da agente fisico, da agente genetico o da altri fattori di stress.